Perciò ho risolto, quasi allo scadere della domenica, di lasciarvi un vecchio disegno risalente al 23 Marzo 2011, primavera del mio quarto anno di liceo (sempre sia maledetto).
Unico ricordo positivo di quel periodo era una specie di venerazione silente che avevo sviluppato nei confronti del professore di filosofia, un vecchio barbuto incazzato col mondo, sempre con un sigaro tra le dita. Pur avendo idee politiche un po' troppo rosse per i miei gusti (ehm...) aveva un carisma, humor nero e conoscenze talmente profonde di letteratura, storia, filosofia, musica etc. per cui avrei voluto senza dubbio che fosse eletto come insegnante unico di quell'odiosissima 4C.
Tornando a noi, mi aveva prestato un libro di Goethe (la sua frase fu: Non presto i miei libri neanche a mia madre, quindi fa' attenzione e conservalo come il tuo pudore! O...Come ciò a cui tieni di più! Ancora se ci ripenso mi vien da sorridere :D) e su un taccuino mi ero annotata le varie domande e i punti dei quali necessitavo chiarimenti. Purtroppo non ho più avuto occasione di condividerne i quesiti, tra interrogazioni e schifezze varie di fine anno... Il disegno che mostrerò in seguito è proprio su quel taccuino; qui ingrandito, in realtà è piuttosto piccino.
bozza |
Satiri innocenti, 23 Marzo 2011 |
La mia stima nei suoi confronti calò notevolmente in seguito a certi comportamenti che mi delusero non poco. Non lo salutai nemmeno alla fine dei 5 anni di liceo, anche se avrei voluto, non so, almeno ringraziarlo del mondo infinito di libri che mi ha aperto. Forse è giusto così...